Moltissimi italiani ormai soffrono di reflusso gastroesofageo e lo sanno: se hai bruciore di stomaco…
reflusso gastroesofageo in gravidanza –
Il reflusso gastroesofageo è un termine usato in medicina ma ormai noto a tutti perché più o meno tutti ne soffriamo, a volte in maniera sporadica altre in maniera continuata e cronica. Chi son i soggetti più esposti? Sicuramente le persone sovrappeso e le donne in gravidanza. Un piccolo spazio riserviamolo anche ai neonati che durante il primo anno di vita soffrono del famoso “rigurgito”, cioè appena dopo la pappetta o la poppata soffrono della risalita di materiale gastrico dallo stomaco che si ripresenta sulla bocca con una fuoriuscita laterale. Che i bambini abbiano questo problema è ben noto e che bisogna far loro fare il ruttino anche, il fatto è che se dopo un anno di vita la cosa continua allora bisogna intervenire con speciali precauzioni.

Reflusso gastroesofageo in gravidanza
Nel caso di reflusso gastroesofageo in gravidanza, è proprio il peso del feto a premere sullo stomaco e a causare la difficoltà di digestione che provocherebbe la fuoriuscita del materiale gastrico dallo stomaco fino all’ esofago e alle vie respiratorie e poi alla bocca. Le donne in gravidanza insomma sono soggette a questo disturbo anche per cause ormonali. Il reflusso gastroesofageo in gravidanza colpisce dal 50 al 70 per cento delle donne in dolce attesa e questo succede soprattutto nel terzo trimestre di gestazione. L’allarme di reflusso gastroesofageo in gravidanza arriva non appena sentite il bruciore allo stomaco e poi allo sterno che poi in bocca si manifesta con salivazione eccessiva e sapore acidulo. Ovviamente con l’andare del tempo questo fastidio potrebbe portare a ulteriori disagi e a complicanze perché gli acidi gastrici corrodono lentamente, giorno dopo giorno, le mucose dell’esofago e di tutti i tessuti che incontrano sulla loro strada. È necessario adottare un rimedio quanto prima.
Ovviamente alimentazione e stile di vita, gravidanza permettendo devono cambiare. I pasti devono essere leggeri e le porzioni limitate, bisognerebbe mangiare lentamente e masticare accuratamente. Se soffrite di reflusso gastroesofageo in gravidanza evitate di andare a letto subito dopo aver mangiato, aspettare almeno un paio d’ore, o, che è lo stesso, cenate almeno un paio d’ore prima di coricarvi a sera. Se in gravidanza avete già lasciato alle spalle fumo e alcol, allora dovrete fare un altro piccolo sforzo: rinunciare a caffè e tè, per non parlare di latticini e di spezie. Addio anche alle bibite gasate, che nel reflusso gastroesofageo sono altamente sconsigliate e ai cibi piccanti e fritti. Anche i cibi grassi, che rallentano la digestione, sono da evitare e devono essere aboliti.